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La Parola quotidiana di Dio: Conoscere Dio | Estratto 15

17 |20 Novembre 2020

Gli esseri umani tendono a definire Dio in base all’esperienza (Passo selezionato)

Durante la comunicazione sull’argomento di conoscere Dio, avete notato qualcosa? Avete notato che l’attuale atteggiamento di Dio ha subìto un cambiamento? L’atteggiamento di Dio verso l’umanità è immutabile? Dio andrà sempre avanti così, offrendo all’umanità tutto il Suo amore e la Sua misericordia all’infinito? Tale questione riguarda anche l’essenza di Dio. […] Quando gli esseri umani sanno che Dio ama l’umanità, Lo definiscono come simbolo di amore: qualunque cosa essi facciano, comunque si comportino, comunque trattino Dio, e per quanto possano essere disobbedienti, niente di tutto ciò ha importanza perché Dio ha amore, e l’amore di Dio è illimitato e incommensurabile. Dio ha amore, perciò sa essere tollerante verso gli esseri umani; Dio ha amore, perciò sa essere misericordioso verso gli esseri umani, verso la loro immaturità, verso la loro ignoranza e verso la loro disobbedienza. È davvero così? Alcuni, quando avranno sperimentato una o alcune volte la pazienza di Dio, la considereranno fondamentale nel loro modo di intendere Dio, credendo che Dio sarà sempre paziente e misericordioso nei loro confronti, e nel corso della loro vita guarderanno alla pazienza di Dio come al criterio secondo cui Dio li tratta. Vi sono anche coloro che, quando avranno sperimentato una volta la tolleranza di Dio, definiranno sempre Dio come tolleranza, e questa tolleranza è indefinita, incondizionata e perfino totalmente priva di principi. Queste convinzioni sono giuste? Ogni volta che vengono esaminate questioni riguardo all’essenza di Dio o all’indole di Dio, sembrate sconcertati. Vedervi così Mi fa un po’ arrabbiare. Avete ascoltato molte verità riguardo all’essenza di Dio; avete anche ascoltato molti argomenti riguardanti l’indole di Dio. Però nella vostra mente tali questioni e la verità di tali aspetti sono soltanto ricordi fondati su teoria e parole scritte. Nessuno di voi è mai in grado di sperimentare nella propria vita reale che cosa sia esattamente l’indole di Dio, né riesce a vedere che cosa sia in effetti l’indole di Dio. Pertanto siete tutti confusi nelle vostre convinzioni, credete ciecamente, al punto di avere un atteggiamento irriverente verso Dio, di ignorarLo. A cosa vi porta il fatto di avere un atteggiamento del genere verso Dio? Vi porta a trarre sempre conclusioni al Suo riguardo. Quando acquisite un po’ di conoscenza, vi sentite molto soddisfatti, come se aveste ottenuto Dio nella Sua interezza. Dopo di che concludete che Dio è così, e non Gli lasciate libertà di movimento. E ogni volta che Dio fa qualcosa di nuovo non ammettete proprio che Egli sia Dio. Un giorno, quando Dio dirà: “Non amo più l’uomo; non gli offro più misericordia; non ho più tolleranza né pazienza nei suoi confronti; sono colmo di totale disprezzo e antipatia verso l’uomo”, gli esseri umani contrasteranno apertamente un’affermazione di questo genere. Alcuni diranno perfino: “Tu non sei più il mio Dio; non sei più il Dio che voglio seguire. Se è questo che dici, non hai più i requisiti per essere il mio Dio e io non ho bisogno di seguirTi. Se non mi offri misericordia, non mi offri amore, non mi offri tolleranza, io non Ti seguirò più. Solo se sei tollerante all’infinito verso di me, sei sempre paziente con me e mi fai vedere che Tu sei amore, che sei pazienza, che sei tolleranza, soltanto allora potrò seguirTi e avrò la fiducia di farlo sino alla fine. Poiché ho la Tua pazienza e la Tua misericordia, la mia disobbedienza e le mie trasgressioni possono essere perdonate e scusate all’infinito, e io posso peccare in ogni momento e in ogni luogo, confessare ed essere perdonato in ogni momento e in ogni luogo, e farTi incollerire in ogni momento e in ogni luogo. Non devi avere Tue idee o trarre Tue conclusioni a mio riguardo”. Anche se forse non pensi a una questione del genere in maniera così soggettiva e conscia, ogni volta che consideri Dio uno strumento per farti perdonare i peccati e un oggetto da usare per ottenere una magnifica destinazione, hai già impercettibilmente collocato il Dio vivo in opposizione a te, come tuo nemico. Questo è ciò che vedo. Tu potrai continuare a dire: “Credo in Dio”; “ricerco la verità”; “voglio cambiare la mia indole”; “voglio liberarmi dall’influsso delle tenebre”; “voglio soddisfare Dio”; “voglio obbedire a Dio”; “voglio essere fedele a Dio e compiere bene il mio dovere”; e così via. Tuttavia, per quanto bello sembri tutto ciò che dici, per quanta teoria tu conosca, per quanto imponente sia tale teoria, per quanto dignitosa, il nocciolo della questione è che vi sono ora molti di voi che hanno già imparato a usare la regola, la dottrina, la teoria che padroneggiano per trarre conclusioni riguardo a Dio e collocarLo in opposizione a sé stessi in maniera del tutto naturale. Anche se conosci a fondo lettere e dottrine, non sei entrato veramente nella realtà della verità, perciò è molto difficile per te avvicinarti a Dio, conoscerLo e comprenderLo. Questo è patetico!

La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Come conoscere l’indole di Dio e i risultati che la Sua opera deve raggiungere”

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