Menu

Il ciclo della vita e della morte dei miscredenti

Iniziamo con il ciclo della vita e della morte dei miscredenti. Dopo la morte, le persone vengono portate via da un amministratore del mondo spirituale. Quale parte di loro viene portata via? Non la carne, bensì l’anima. Quando l’anima viene portata via, giunge in un luogo che è un ente del mondo spirituale, incaricato specificamente di ricevere le anime delle persone appena morte. (Nota: il primo luogo in cui vanno dopo la morte appare strano all’anima.) Dopo che sono state condotte in questo luogo, un funzionario effettua i primi controlli, confermando il loro nome, indirizzo, età e tutte le loro esperienze. Tutto ciò che hanno fatto mentre erano in vita è registrato in un libro e ne viene verificata l’accuratezza. Dopo tutti questi controlli, il comportamento e le azioni della persona durante l’intero corso della vita vengono usati per stabilire se verrà punita o se continuerà a reincarnarsi sotto forma di essere umano, il che rappresenta la prima fase. È spaventosa? No, non troppo, perché è accaduto solo che la persona sia arrivata in un luogo buio e sconosciuto.

Nella seconda fase, se durante la vita la persona ha fatto molte cose cattive, se ha commesso molte azioni malvagie, verrà condotta in un luogo di punizione per essere castigata. Quello sarà il luogo appositamente destinato alla punizione delle persone. Il modo particolare in cui viene punita dipende dai peccati che ha commesso e da quante cose malvagie ha fatto prima di morire; questa è la prima situazione che si verifica nella seconda fase. A causa delle cattive azioni che questi individui hanno fatto e del male che hanno commesso prima di morire, quando si reincarneranno dopo la punizione – quando nasceranno ancora una volta nel mondo materiale –, alcuni continueranno a essere umani e altri diventeranno animali. In altre parole, dopo essere tornata nel mondo spirituale, la persona viene punita per il male che ha commesso; inoltre, a causa delle cose malvagie che ha fatto, nella reincarnazione successiva probabilmente non diventa un essere umano, bensì un animale. Tra gli animali che potrebbe diventare ci sono le mucche, i cavalli, i maiali e i cani. Alcune persone potrebbero diventare uccelli del cielo, oppure anatre o oche… Dopo essersi reincarnate come animali, quando muoiono tornano nel mondo spirituale e, come prima, il comportamento che hanno tenuto prima della morte deciderà se si reincarneranno o no come esseri umani. Quasi tutte le persone commettono troppo male, i loro peccati sono troppo gravi, perciò, quando si reincarnano, diventano animali da sette a dodici volte. Da sette a dodici volte: è terribile? (È terribile.) Che cos’è terribile per voi? Una persona che diventa un animale, ecco cos’è spaventoso. E per una persona, qual è la cosa più dolorosa nel diventare animale? Non avere un linguaggio, avere soltanto pensieri semplici, essere in grado di fare solo le cose che fanno gli animali e mangiare ciò che essi mangiano, avere la mentalità e il linguaggio del corpo semplici di un animale, non essere in grado di camminare eretti, non poter comunicare con gli esseri umani, senza i comportamenti e le attività degli esseri umani che abbiano una qualche relazione con gli animali. Vale a dire, tra l’altro, che la condizione di animali fa di voi le più umili tra le cose viventi ed è molto più dolorosa di quella umana. Questo è un aspetto della punizione del mondo spirituale per coloro che hanno fatto molto male e commesso grandi peccati. Per quanto riguarda la severità della punizione, dipende dal tipo di animale in cui essi si reincarnano. Per esempio, essere un maiale è meglio di essere un cane? Un maiale vive meglio o peggio di un cane? Peggio, vero? Se le persone diventano una mucca o un cavallo, vivranno meglio o peggio di un maiale? (Meglio.) Sarà più confortevole per una persona reincarnarsi in un gatto? Si tratterebbe comunque di un animale, ma vivere da gatto sarebbe molto più facile che essere un cavallo o una mucca, poiché i gatti possono trascorrere la maggior parte del loro tempo sonnecchiando. Diventare una mucca o un cavallo è più faticoso, perciò, se le persone si reincarnano in una mucca o in un cavallo, devono lavorare duramente, il che sembra una punizione severa. Diventare un cane è un po’ meglio di diventare una mucca o un cavallo, perché esso ha un legame più stretto con il padrone. Certi cani, dopo alcuni anni vissuti con i loro padroni, imparano a capire gran parte di ciò che essi dicono! A volte un cane è in grado di adattarsi all’umore e alle esigenze del suo padrone, perciò questi lo tratta meglio, il cane mangia e beve meglio e, quando è malato, viene accudito di più. Non ha dunque una vita felice? Così essere un cane è meglio di essere una mucca o un cavallo. In questo, la severità della punizione di una persona determina quante volte essa si reincarna sotto forma di animale e anche in quale tipo.

Poiché alcune persone hanno commesso molti peccati mentre erano in vita, verranno punite mediante la reincarnazione in un animale da sette a dodici volte. Dopo essere state punite un numero sufficiente di volte, quando tornano nel mondo spirituale vengono portate altrove. Le varie anime di questo luogo sono già state punite e appartengono alla categoria che si appresta a reincarnarsi sotto forma di esseri umani. Questo luogo inserisce ciascuna anima in una categoria a seconda del tipo di famiglia in cui nascerà, del ruolo che svolgerà una volta reincarnata, eccetera. Per esempio, alcune persone diventeranno cantanti quando arriveranno in questo mondo e dunque vengono collocate tra i cantanti; altre diventeranno uomini d’affari quando arriveranno in questo mondo, e dunque vengono collocate tra gli uomini d’affari; e, se qualcuno è destinato a diventare ricercatore scientifico, una volta divenuto essere umano, viene collocato tra i ricercatori scientifici. Dopo essere state classificata, ogni persona viene inviata in un momento diverso e in una data stabilita, proprio come le e-mail che si spediscono oggi. Così si completa un ciclo della vita e della morte. Dal giorno in cui una persona arriva nel mondo spirituale fino alla fine della sua punizione, o fino al momento in cui si sia reincarnata molte volte in un animale e si prepari a reincarnarsi in un essere umano questo processo è completo.

Coloro che hanno finito di essere puniti e che non si sono reincarnati come animali, verranno mandati rapidamente nel mondo materiale per diventare esseri umani? O quanto tempo occorrerà prima che possano venire tra gli uomini? Qual è la frequenza con cui può accadere? Esistono delle limitazioni temporali. Tutto ciò che avviene nel mondo spirituale è soggetto a limiti temporali e regole appropriati. Se ve lo spiego con i numeri, lo capite. Per coloro che si reincarnano entro un breve periodo, quando muoiono verrà preparata la loro rinascita come esseri umani. Il tempo più breve è tre giorni. Per alcuni occorrono tre mesi, per alcuni tre anni, per altri trenta, per altri ancora trecento, e così via. Che cosa si può dire, dunque, di queste regole temporali, e quali sono le loro caratteristiche? Si basano su quel che il mondo materiale, il mondo dell’uomo, necessita da parte di un’anima, e sul ruolo che essa deve svolgere in questo mondo. Quando le persone si reincarnano in individui ordinari, lo fanno quasi sempre molto presto, perché il mondo dell’uomo ha un urgente bisogno di persone così ordinarie e, pertanto, tre giorni dopo vengono inviate di nuovo in una famiglia completamente diversa da quella in cui erano prima di morire. Alcuni, tuttavia, svolgono un ruolo speciale in questo mondo. “Speciale” significa che non c’è una grande richiesta di queste persone nel mondo dell’uomo; non sono necessari molti individui per svolgere questo ruolo, perciò possono passare trecento anni. In altre parole, quest’anima arriverà solo una volta ogni trecento anni, o addirittura ogni tremila. Perché? Perché per trecento o tremila anni un simile ruolo non è necessario nel mondo dell’uomo, perciò queste anime vengono tenute da qualche parte nel mondo spirituale. Prendete Confucio, per esempio. Ebbe una profonda influenza sulla cultura tradizionale cinese. Il suo arrivo ebbe un notevole effetto sulla cultura, sulla conoscenza, sulla tradizione e sul pensiero degli uomini di quel tempo. Una persona simile, tuttavia, non è necessaria in ogni epoca, dunque egli dovette restare nel mondo spirituale, aspettando trecento o tremila anni prima di reincarnarsi. Siccome il mondo dell’uomo non aveva bisogno di qualcuno come lui, Confucio dovette attendere con le mani in mano, perché c’erano pochissimi ruoli come il suo, c’era poco da fare per lui, così fu necessario tenerlo inoperoso da qualche parte nel mondo spirituale per quasi tutto il tempo, e inviarlo quando il mondo dell’uomo ebbe bisogno di lui. Tali sono le regole temporali della dimensione spirituale per la frequenza con cui la maggior parte delle persone si reincarna. A prescindere che siano individui ordinari o speciali, il mondo spirituale ha regole appropriate e pratiche corrette per l’attuazione della reincarnazione delle persone, ed esse sono imposte da Dio, e non decise o controllate da un amministratore o da un essere del mondo spirituale. Ora capite, vero?

Per qualunque anima, la sua reincarnazione, il ruolo che essa ha in questa vita, la famiglia in cui nasce e l’esistenza che conduce sono strettamente legati alla sua vita passata. Nel mondo dell’uomo entrano persone di ogni tipo, e i ruoli che ricoprono sono diversi, così come i compiti che svolgono. Quali sono questi compiti? Alcuni vengono per saldare un debito: se dovevano agli altri troppo denaro nella vita precedente, vengono a restituire il debito in questa vita. Altri, invece, sono venuti a riscuotere un debito: nella vita precedente sono stati privati con l’inganno di troppe cose e di troppo denaro e così, dopo il loro arrivo nel mondo spirituale, quest’ultimo renderà loro giustizia e permetterà loro di riscuotere i debiti in questa vita. Altri ancora sono venuti a ripagare un debito di gratitudine: nella vita precedente – prima che morissero –, qualcuno è stato gentile con loro, e in questa vita è stata offerta loro una grande opportunità di reincarnarsi, perciò rinascono per saldare questo debito di gratitudine. Altri, invece, rinascono in questa esistenza per reclamare una vita. Di chi? Di colui che li ha uccisi nella vita precedente. In sintesi, la vita attuale di ogni persona ha una stretta relazione con la sua vita passata, vi è legata inscindibilmente. Vale a dire che la vita attuale di ogni individuo è profondamente condizionata dalla sua vita precedente. Per esempio, prima di morire Zhang ha raggirato Li sottraendogli una cospicua somma di denaro. Allora è in debito con lui? Poiché lo è, è naturale che Li debba riscuotere il suo debito da Zhang? Perciò, dopo la loro morte, c’è un debito da saldare. Quando si reincarnano e Zhang diventa un essere umano, come fa Li a riscuoterlo? Per esempio, può riscuotere il proprio debito rinascendo come figlio di Zhang, Zhang guadagna molto denaro e questo viene sperperato da Li. Per quanto denaro egli guadagni, Li lo sperpera. Per quanto egli guadagni, non è mai abbastanza, e per qualche ragione il figlio, nel frattempo, finisce sempre per spendere il denaro paterno in modi e con mezzi diversi. Zhang è confuso: “Perché mio figlio è sempre stato uno sciagurato? Perché i figli degli altri sono così disciplinati? Perché il mio non ha alcuna ambizione, perché è così inetto e incapace di guadagnarsi da vivere, perché lo devo sempre mantenere? Dato che lo devo mantenere, lo farò, ma perché, per quanto denaro io gli dia, gliene serve sempre altro? Perché non riesce a lavorare onestamente anche solo per un giorno, ma farà tutt’altro – poltrire mangiare, bere, andare con le prostitute e giocare d’azzardo? Che cosa mai sta succedendo?”. Poi ci pensa su un po’: “Potrebbe essere che io avessi un debito con lui nella vita passata. Be’, allora lo ripagherò! Tutto questo non finirà finché non l’avrò saldato interamente!”. Potrebbe arrivare il giorno in cui Li avrà davvero recuperato il debito e, giunto a quaranta o cinquant’anni, rinsavirà all’improvviso: “Non ho fatto una sola cosa buona nella prima metà della mia vita! Ho sperperato tutto il denaro che mio padre ha guadagnato. Devo essere una brava persona! Righerò diritto: sarò un uomo onesto, che vive rettamente, e non darò più dispiaceri a mio padre!”. Perché pensa questo? Perché d’un tratto cambia in meglio? C’è una ragione? Qual è? (Perché Li ha riscosso il debito; Zhang ha pagato il debito.) In questo, c’è un rapporto di causa ed effetto. La storia è iniziata molto, molto tempo fa, prima che i due nascessero, e questa vicenda della loro vita passata si è riflessa sulla loro esistenza attuale, e nessuno dei due può biasimare l’altro. Qualunque cosa Zhang abbia insegnato al figlio, questi non l’ha mai ascoltato e non ha mai lavorato onestamente nemmeno per un giorno ma, nel momento in cui il debito è stato ripagato, non è stato necessario insegnargli nulla; il figlio capisce spontaneamente. Questo è un semplice esempio. Ce ne sono molti altri simili? (Sì.) Che cosa dice questo alle persone? (Che devono essere buone e non devono fare il male.) Che non devono fare del male e che ci sarà una punizione per le loro malefatte! La maggior parte dei miscredenti commette molte cattive azioni, e le sue malefatte hanno meritato una punizione, giusto? Ma essa è arbitraria? Tutto ciò che merita una punizione ha un precedente e una ragione. Pensi che non ti succederà nulla dopo aver raggirato qualcuno per sottrargli dei soldi? Pensi che, dopo avergli rubato del denaro con l’inganno, non ci sarà alcuna ripercussione? Ciò sarebbe impossibile, e ci saranno delle conseguenze! Vale a dire che ogni persona, a prescindere da chi sia o dal fatto che creda o meno nell’esistenza di Dio, deve assumersi la responsabilità del proprio comportamento e accettare le conseguenze delle proprie azioni. A proposito di questo semplice esempio – Zhang che viene punito e Li risarcito –, non è equo? Quando le persone fanno cose di quel tipo, ottengono questo genere di risultato. È inseparabile dall’amministrazione del mondo spirituale. Benché costoro siano miscredenti, individui che non credono in Dio, la loro esistenza è soggetta a editti e decreti celesti a cui nessuno può sfuggire, nessuno può evitare questa realtà.

Coloro che non hanno fede credono spesso che tutto ciò che si può vedere esista, mentre tutto ciò che non si può vedere o che è molto lontano dalle persone non esiste. Preferiscono credere che non ci sia alcun “ciclo della vita e della morte” e che non ci sia alcuna “punizione”, così peccano e commettono il male senza alcun rimorso, dopodiché vengono puniti o si reincarnano sotto forma di animali. Quasi tutti i miscredenti cadono in questo circolo vizioso. Questo perché non sanno che il mondo spirituale è severo nell’amministrazione di tutti gli esseri viventi. Che tu ci creda oppure no, questo è un dato di fatto, perché nessun individuo o oggetto può sottrarsi all’osservazione da parte degli occhi di Dio né alle regole e alle limitazioni degli editti celesti e dei decreti di Dio. Così questo semplice esempio dice a tutti che indipendentemente dal fatto che tu creda in Dio oppure no, peccare e commettere il male è inaccettabile, e ci sono delle conseguenze. Quando chi ha sottratto a qualcuno del denaro con l’inganno viene punito in questo modo, tale punizione è equa. Un comportamento diffuso come questo viene penalizzato dal mondo spirituale, è punito dai decreti e dagli editti celesti di Dio, e dunque un comportamento fortemente criminale e malvagio – stupro e saccheggio, frode e inganno, furto e rapina, omicidio e incendio doloso, eccetera – è ancora più soggetto a una serie di punizioni di varia severità. Che cosa prevedono? Alcune impiegano tempo per stabilire il livello di severità, altre lo stabiliscono attraverso metodologie differenti, e altre ancora lo fanno attraverso il luogo in cui le persone vanno quando si reincarnano. Per esempio, alcuni individui sono sboccati. Che cosa significa essere sboccati? Vuol dire ingiuriare spesso gli altri e usare un linguaggio malevolo, che offende le persone. Che cosa indica un linguaggio malevolo? Che qualcuno ha un cuore turpe. Il linguaggio malevolo che offende le persone esce spesso dalla bocca di simili individui ed è accompagnato da gravi conseguenze. Dopo essere morti e aver ricevuto la punizione adeguata, costoro potrebbero rinascere muti. Alcuni sono molto calcolatori quando sono in vita, approfittano spesso degli altri, i loro piccoli intrighi sono particolarmente ben pianificati ed essi arrecano molti danni al prossimo. Quando rinascono, potrebbero essere degli idioti o avere una disabilità mentale. Alcuni sbirciano spesso nella sfera privata degli altri; i loro occhi vedono molte cose di cui non dovrebbero venire a conoscenza, ed essi sanno molte cose che non dovrebbero sapere, così quando rinascono, potrebbero essere ciechi. Alcuni sono molto agili quando sono in vita, vengono spesso alle mani e fanno molte cose malvagie, così quando rinascono potrebbero essere disabili, storpi o privi di un braccio, oppure potrebbero essere gobbi o avere il collo torto, potrebbero zoppicare o avere una gamba più corta dell’altra, e così via. Così sono soggette a diverse punizioni in base al livello di malvagità commesso durante la vita. E, diteMi, perché ci sono persone strabiche? Ce ne sono molte? Oggi, sì. Alcune lo sono perché nella vita passata hanno usato troppo gli occhi, hanno fatto troppe cose cattive e così, quando rinascono in questa vita, sono strabiche e, nei casi più gravi, persino cieche. Questa sì che è una punizione! Alcuni vanno d’accordo con gli altri prima di morire, fanno molte cose buone per i loro cari, per gli amici, i colleghi o le persone a loro legate. Fanno beneficenza e assistono gli altri o li sostengono economicamente; gli altri hanno un’altissima opinione di loro e, quando queste persone tornano nel mondo spirituale, non vengono punite. Se un miscredente non viene punito in alcun modo, significa che è stato una persona molto buona. Invece di credere nell’esistenza di Dio, costoro credono solo nel Vecchio uomo in cielo. Pensano soltanto che sopra di loro ci sia uno spirito intento a osservare tutto ciò che fanno. Questa è l’unica cosa in cui credono. E il risultato è che si comportano molto meglio. Sono persone benevole e caritatevoli e, quando alla fine tornano nel mondo spirituale, esso le tratta molto bene, e si reincarneranno presto. Quando rinasceranno, in che tipo di famiglia verranno mandate? Anche se questa famiglia non sarà ricca, sarà tranquilla, i rapporti armoniosi, le giornate serene e felici, tutti saranno gioiosi e avranno un’esistenza gratificante. Quando queste persone raggiungeranno l’età adulta, avranno una famiglia numerosa, i loro bambini saranno talentuosi e avranno successo, e le loro famiglie saranno baciati dalla buona sorte, e tale esito è strettamente legato alla vita passata della persona. Vale a dire che dove una persona va dopo la morte e si reincarna, se sarà maschio o femmina, quale sarà la sua missione, cosa gli accadrà nella vita, gli ostacoli, le fortune di cui godrà, chi incontrerà, che ne sarà di lui… nessuno può prevedere tutto questo, evitarlo o sottrarvisi. In altre parole, dopo che la tua vita è stata stabilita, qualunque cosa ti succeda, in qualunque modo cerchi di evitarla, con qualunque mezzo cerchi di sfuggirle, non hai modo di contravvenire al corso che Dio ha stabilito per te nel mondo spirituale. Una volta reincarnato, infatti, il destino della tua vita è già stato determinato. Che sia buono o cattivo, ciascuno deve accettarlo e continuare ad andare avanti; questa è una situazione che nessuno in questo mondo può evitare, e nessuna condizione è più reale. Bene, hai capito tutto, vero?

Avendo compreso tutto questo, vi rendete conto che Dio ha forme molto severe e rigorose di controllo e di amministrazione per il ciclo della vita e della morte dei miscredenti? Innanzitutto, ha emanato vari editti, decreti e sistemi celesti nella dimensione spirituale e, dopo la loro introduzione, essi vengono rigorosamente applicati – come da Lui prescritto – da esseri che ricoprono diverse posizioni ufficiali nel mondo spirituale, e nessuno osa violarli. Così, nel ciclo della vita e della morte dell’umanità nel mondo dell’uomo, a prescindere che ci si reincarni in un animale o in una persona, ci sono leggi per entrambi. Poiché esse promanano da Dio, nessuno osa trasgredirle, né è in grado di farlo. È solo a causa di tale sovranità di Dio e dell’esistenza di tali leggi che il mondo materiale, visibile agli uomini, è regolare e ordinato; è solo grazie a tale sovranità di Dio che l’umanità è in grado di coesistere pacificamente con l’altro mondo, del tutto invisibile all’uomo, e di vivere in armonia con esso. Tutto ciò è inscindibile dalla sovranità di Dio. Dopo che l’esistenza carnale di una persona si è spenta, l’anima ha ancora una vita, dunque che cosa accadrebbe se fosse priva dell’amministrazione di Dio? L’anima vagherebbe ovunque, insinuandosi dappertutto, e addirittura danneggerebbe le cose viventi nel mondo degli uomini. Simili danni non riguarderebbero soltanto il genere umano, ma potrebbero interessare anche le piante e gli animali. Le prime a subirli, tuttavia, sarebbero le persone. Se ciò dovesse accadere – se una simile anima fosse priva di amministrazione e danneggiasse davvero le persone e facesse cose malvagie –, poi ci sarebbe anche un trattamento adeguato di quest’anima nel mondo spirituale: se la situazione fosse grave, l’anima cesserebbe ben presto di esistere, sarebbe distrutta; se possibile, verrebbe collocata altrove e poi reincarnata. In altre parole, l’amministrazione delle varie anime da parte del mondo spirituale è ordinata e si svolge secondo fasi e regole. È solo grazie a tale amministrazione che il mondo materiale dell’uomo non è caduto nel caos, che l’umanità del mondo materiale possiede una mentalità e una razionalità normali e una vita carnale ordinata. Solo dopo che l’umanità ha avuto una vita normale, coloro che vivono nella carne saranno in grado di continuare a prosperare e a riprodursi di generazione in generazione.

[…] Quando si tratta dei miscredenti, il principio dietro le azioni di Dio è ricompensare i buoni e punire i malvagi? Ci sono eccezioni? (No.) Comprendete che c’è un principio nelle Sue azioni? I miscredenti non credono davvero in Lui, non obbediscono alle Sue disposizioni e sono inconsapevoli della Sua sovranità, né tantomeno Lo riconoscono. Quel che è peggio, Lo profanano, Lo bestemmiano e sono ostili verso coloro che credono in Lui. Sebbene queste persone abbiano un simile atteggiamento verso Dio, la loro amministrazione da parte Sua non si discosta minimamente dai Suoi principi; Egli le amministra in modo ordinato secondo i Suoi principi e la Sua indole. Come vede la loro ostilità? Come ignoranza! Così ha fatto in modo che questi individui – la maggior parte dei miscredenti – si siano reincarnati una volta come animali. Pertanto cosa sono i miscredenti ai Suoi occhi? Sono bestiame. Dio amministra il bestiame e il genere umano, e ha gli stessi principi per questo tipo di persone. Persino nel modo in cui Dio le amministra è possibile vedere la Sua indole, così come le Sue leggi che sono alla base del Suo dominio sopra tutte le cose. Vedete dunque la Sua sovranità nei principi di cui ho appena parlato, in base ai quali Egli amministra i miscredenti? Vedete la Sua indole giusta? (Sì.) Vale a dire che, indipendentemente dalle cose di cui Egli Si occupa, agisce in conformità ai Propri principi e alla Propria indole. È questa la Sua essenza. Egli non infrangerebbe con noncuranza i decreti o gli editti celesti da Lui Stesso emanati, perché considera questo tipo di persone alla stregua di bestiame. Egli agisce secondo i Propri principi, senza la minima confusione, le Sue azioni non sono assolutamente influenzate da alcun fattore e, qualunque cosa Egli faccia, la fa in conformità ai Propri principi. Questo perché Dio ha l’essenza di Dio Stesso, che è un aspetto della Sua essenza non posseduto da alcun altro essere creato. Dio è coscienzioso e responsabile nel Suo trattamento, nel Suo approccio, nella Sua gestione, nella Sua amministrazione e nel Suo governo di ogni oggetto, persona ed essere vivente tra tutte le cose che ha creato, e in questo non è mai stato negligente. Con coloro che sono buoni, è benevolo e gentile; a coloro che sono malvagi infligge punizioni spietate; e per i vari esseri viventi, dà disposizioni appropriate in modo tempestivo e regolare a seconda delle diverse prescrizioni per il mondo dell’uomo in momenti diversi, cosicché questi vari esseri viventi si reincarnino in maniera ordinata a seconda dei ruoli che ricoprono, e si muovano tra il mondo materiale e il mondo spirituale in modo ordinato.

La morte di un essere vivente – il termine di una vita fisica – significa che l’essere vivente è passato dal mondo materiale nel mondo spirituale, mentre la nascita di una nuova vita fisica significa che un essere vivente è venuto dal mondo spirituale al mondo materiale e ha cominciato a intraprendere e a svolgere il proprio ruolo. A prescindere che si tratti della partenza o dell’arrivo di un essere, entrambi sono inseparabili dall’opera del mondo spirituale. Quando qualcuno entra nel mondo materiale, nel mondo spirituale Dio ha già dato disposizioni e definizioni idonee riguardo alla famiglia in cui andrà, all’epoca e all’ora in cui arriverà e al ruolo che svolgerà. Così l’intera vita di questa persona – le cose che fa e le strade che imbocca – procede in conformità alle disposizioni del mondo spirituale, senza il minimo errore. Nel frattempo, il momento in cui una vita fisica termina, e il modo e il luogo in cui finisce, sono chiari e distinguibili per il mondo spirituale. Dio governa il mondo materiale e il mondo spirituale, e non ritarderà un normale ciclo della vita e della morte di un’anima né potrebbe commettere errori nelle disposizioni di tale ciclo. Ciascuno degli amministratori con un incarico ufficiale nel mondo spirituale svolge il proprio compito e fa quel che deve fare, in conformità alle istruzioni e alle regole di Dio. Perciò, nel mondo dell’umanità, ogni fenomeno materiale osservato dall’uomo è ordinato e non contiene alcun caos. Tutto questo, grazie al governo ordinato di Dio sopra tutte le cose e al fatto che la Sua autorità regna su ogni cosa, e tutto ciò su cui Egli governa include il mondo materiale in cui l’uomo vive e, inoltre, il mondo spirituale invisibile dietro l’umanità. Pertanto, se gli uomini desiderano avere una vita buona e vivere in un bell’ambiente, oltre ad avere a disposizione l’intero mondo materiale visibile, devono avere a disposizione anche il mondo spirituale, che nessuno può vedere, che governa ogni essere vivente per conto dell’umanità e che è ordinato. Dunque, quando si dice che Dio è la fonte di vita per tutte le cose, non abbiamo arricchito la nostra consapevolezza e comprensione dell’espressione “tutte le cose”? (Si.)

Tratto da “Dio Stesso, l’Unico X” in “La Parola appare nella carne”

La fine di ogni cosa è vicina. Sai come il Signore determina il destino delle persone al Suo ritorno? Partecipa al catechismo online: riceverai la risposta.