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Come un film mi ha aiutato ad accogliere il ritorno del Signore (parte 1)

Nota dell’editore: a Jean, un cristiano, un giorno è capitato di imbattersi nel film “Uscire dalla Bibbia”, il cui titolo gli ha creato una certa confusione. Non riusciva a capire perché, nella fede in Dio, avrebbe dovuto essere necessario uscire dalla Bibbia. Dopo aver visto il film, tuttavia, il protagonista di questo articolo ne ha acquisito una comprensione completamente nuova. Diamo un’occhiata alla sua storia!

Grazie alla visione di un film, ho inaspettatamente appreso la notizia del ritorno del Signore

Nel settembre del 2018, mentre scorrevo su YouTube, mi capitò di guardare un film intitolato “Dov’è la mia casa”. Mi sembrò che le parole pronunciate dagli attori in questo film fossero gentili e al contempo colme di autorità. Dopo aver visto il film, desiderai saperne di più sulla Chiesa che lo aveva prodotto, la Chiesa di Dio Onnipotente, per cui feci una ricerca sul web per vedere cosa potevo trovare. La ricerca sul web, tuttavia, produsse diverse recensioni negative nei confronti della Chiesa, ma io non fui in grado di accertarne la veridicità. Dopo un periodo di riflessione, decisi che non avrei dovuto accettare acriticamente i giudizi degli altri, ma avrei dovuto valutare da solo se si trattava di una Chiesa valida. Di conseguenza, scelsi di scaricare alcuni film della Chiesa per guardarli.

Scaricai un film intitolato “Risveglio”. Esso mi aiutò a comprendere la causa dell’attuale stato di abbandono e di desolazione che affligge la Chiesa. In seguito, guardai un film intitolato “Anelito”, che raccontava di come il Signore Gesù fosse già ritornato per compiere l’opera di giudizio a partire dalla casa di Dio. Fu molto emozionante per me. Successivamente, attraverso Internet contattai la Chiesa di Dio Onnipotente e feci la conoscenza di sorella Louise, che mi fece conoscere molti altri fratelli e sorelle della Chiesa. Quando iniziai ad avere rapporti con i fratelli e le sorelle della Chiesa di Dio Onnipotente, percepii che costoro trattavano gli altri con grande sincerità: il loro atteggiamento era molto diverso dal modo in cui le persone si confrontavano nella mia Chiesa. Mi piaceva davvero avere a che fare con loro, per cui presi a pregare e a partecipare agli incontri con questi fratelli e sorelle nel nome di Dio Onnipotente.

Il titolo del film “Uscire dalla Bibbia” mi lasciava perplesso 

Una notte, stavo scorrendo i film sul sito web della Chiesa di Dio Onnipotente, cercando di decidere quale avrei dovuto scaricare, quando mi imbattei nel video “Uscire dalla Bibbia”. Non capivo perché, nella propria fede in Dio, avrebbe dovuto essere necessario uscire dalla Bibbia. La fede in Dio non avrebbe forse dovuto essere conforme alla Bibbia? Ripensai alle recensioni negative della Chiesa di Dio Onnipotente che avevo letto su YouTube: forse la Chiesa aveva ricevuto recensioni così negative a causa di questa idea di uscire dalla Bibbia? Pensai tra me e me: “Se non attraverso la Bibbia, in che modo dovremmo credere in Dio? La Bibbia ci indica come credere in Dio e come temerLo. La fede in Dio deve essere conforme alla Bibbia e ogni allontanamento da essa è un’eresia. Uscire dalla Bibbia non significherà forse per me tradire Dio?”.

Nei due giorni seguenti, smisi di pregare nel nome di Dio Onnipotente e non scaricai più gli inni o guardai i film prodotti dalla Chiesa di Dio Onnipotente. Invece, digiunai, nella speranza che Dio mi illuminasse e mi facesse capire se Dio Onnipotente era veramente il Signore Gesù ritornato. La prima notte del mio digiuno, tuttavia, non ricevetti alcuna illuminazione da parte di Dio, per cui decisi di leggere la Bibbia. Aprii la mia Bibbia al Capitolo 1 dell’Apocalisse e iniziai a leggere. In tale testo, Capitolo 1, versetto 8, lessi quanto segue: “Io son l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Iddio che è, che era e che viene, l’Onnipotente”. Poi nel Capitolo 11, ai versetti 16-17, vidi il seguente passo: “E i ventiquattro anziani seduti nel cospetto di Dio sui loro troni si gettaron giù sulle loro facce e adorarono Iddio, dicendo: ‘Noi Ti ringraziamo, o Signore Iddio onnipotente che sei e che eri, perché hai preso in mano il Tuo gran potere, ed hai assunto il regno’”. In quel momento, sentii che questi due passi erano la guida che Dio aveva approntato per me, perché, secondo l’Apocalisse, il nome di Dio negli ultimi giorni sarà “l’Onnipotente”, cioè Dio Onnipotente. Questa scoperta suscitò in me il desiderio di continuare a ricercare la verità e a incontrare i fratelli e le sorelle della Chiesa di Dio Onnipotente. Pensai anche tra me che dovevo guardare “Uscire dalla Bibbia”, in modo da poter affrontare tale questione in modo oggettivo. 

Qual è la vera relazione esistente tra Dio e la Bibbia?

Quella notte guardai “Uscire dalla Bibbia” e ascoltai la seguente citazione di sorella Wang della Chiesa di Dio Onnipotente: “Ha appena detto che Dio non si allontanerebbe dalla Bibbia per compiere l’opera di salvezza e qualunque cosa lo faccia è eresia. Questo mi fa venire in mente una domanda: che cosa è venuto prima: la Bibbia o l’opera di Dio?”.

Quindi, sorella Wang continuò: “In principio, Jahvè Dio creò i cieli e la terra, ogni cosa. Compì delle opere come la distruzione del mondo tramite il diluvio e la distruzione di Sodoma e Gomorra. Quando Dio fece queste cose, l’Antico Testamento esisteva già?”.

Ascoltando la domanda di sorella Wang, riflettei tra me e me: “Al tempo in cui Dio creava il cielo e la terra e distruggeva il mondo con il diluvio e annientava Sodoma e Gomorra, la Bibbia non esisteva ancora!” 

Continuai a guardare il film per vedere cosa avrebbe detto sorella Wang. Che proseguì con queste parole: “È giusto, quando Dio compì queste cose, non esisteva davvero nessuna Bibbia. In altri termini, l’opera di Dio venne per prima e solo dopo essa fu riportata nella Bibbia. E, nell’Età della Grazia, quando il Signore Gesù venne per operare, non esisteva nessun Nuovo Testamento della Bibbia. Più di trecento anni dopo Cristo, i capi religiosi di tutto il mondo si riunirono in un sinodo e scelsero i quattro Vangeli dai resoconti dei discepoli sui fatti relativi all’opera del Signore Gesù. Essi aggiunsero anche alcune delle lettere che gli apostoli avevano scritto alle Chiese e, inoltre, il libro dell’Apocalisse, scritto dal discepolo Giovanni. Essi compilarono una lista che formasse il Nuovo Testamento della Bibbia. Dal processo con il quale la Bibbia è diventata il libro attuale, possiamo capire che si tratta solo di un resoconto dell’opera passata di Dio. Senza l’opera di Dio, non avremmo il resoconto della Bibbia, e questo significa che Dio non opera sulla base di ciò che è nella Bibbia. Egli non è limitato dalla Bibbia, perché realizza semplicemente la Sua opera di salvezza in conformità al Suo piano e ai bisogni dell’umanità. Quindi, non possiamo limitare l’opera di Dio solo a ciò che è contenuto nella Bibbia, né possiamo utilizzare la Bibbia per definire la Sua opera. In particolare, non possiamo dire: ‘Tutto ciò che si allontana dalla Bibbia è eresia’, perché Dio ha il diritto di compiere la Sua opera e, per compierla, ha il diritto di allontanarsi dalla Bibbia”.

Ascoltare la condivisione di sorella Wang, suscitò in me una grande vergogna. Ciò che aveva detto era vero: prima che il Signore Gesù Cristo compisse la Sua opera, il Nuovo Testamento non esisteva. Il Nuovo Testamento fu composto qualche tempo dopo il 300 d.C., quando i capi del mondo religioso si riunirono in un concilio e selezionarono i vangeli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, alcune delle lettere scritte dagli apostoli alla Chiesa e l’Apocalisse di Giovanni. Costoro raccolsero questi contenuti in un unico libro, che sarebbe diventato noto come Nuovo Testamento. In questo senso, la Bibbia è davvero solo una narrazione delle precedenti opere di Dio. Quando Dio compie una nuova opera, non possiamo trovare le Sue nuove parole nella Bibbia. 

Poi, nel film sorella Yang spiegò con voce gentile: “È giusto, se diciamo che ‘Tutto ciò che si allontana dalla Bibbia è eresia’, non stiamo forse condannando l’opera di Dio nelle varie età? Tutti sanno che, a quel tempo, l’opera del Signore Gesù non era basata sull’Antico Testamento. Egli predicò la via del pentimento, guarì i malati, cacciò i demoni, non osservò il sabato, perdonò gli altri settanta volte sette volte e altro ancora. Nessuna di queste cose appariva nell’Antico Testamento ed esse erano addirittura completamente in contrasto con le leggi dell’Antico Testamento. I sacerdoti, gli anziani e gli scribi ebrei del tempo condannarono l’opera del Signore Gesù come eresia proprio perché la Sua opera non era compiuta in conformità all’Antico Testamento. Ricordo che, in Atti degli Apostoli 24:14, Paolo disse, ‘Ma questo ti confesso, che secondo la Via ch’essi chiamano setta, io adoro l’Iddio de’ padri, credendo tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti’. Pensateci tutti un momento. Se avessimo dovuto soppesare tutto questo sulla base delle nostre prospettive, ciò che Paolo predicava sarebbe stata un’eresia, quindi come potremmo non condannare la via del Signore Gesù nella quale crediamo oggi?”.

Esatto! Quando il Signore Gesù giunse per compiere la Sua opera, non lo fece secondo la Bibbia, ma andò invece oltre la Bibbia. Se affermiamo che allontanarsi in qualsiasi modo dalla Bibbia è un’eresia, non stiamo forse con le nostre parole condannando l’opera del Signore Gesù? Pensai tra me e me che, affidandomi al giudizio delle mie concezioni, se fossi nato al tempo del Signore Gesù, non sono affatto sicuro che non avrei opposto resistenza alla Sua opera. Se continuo a difendere la Bibbia e resisto all’opera di Cristo degli ultimi giorni, in che modo sarò diverso dai sacerdoti e da tutti coloro che hanno resistito a Dio nel tempio? Avendo compreso tutto ciò, percepii in modo ancora più intenso l’amore e la salvezza di Dio. Era stata la Sua guida che mi aveva spinto a continuare a guardare questo film e mi aveva permesso di comprendere questo aspetto della verità, impedendomi così di opporGli resistenza. 

Più tardi, nel corso del film sorella Yang lesse alcuni passi della parola di Dio Onnipotente collegati a questo problema: “Nessuno conosce la realtà della Bibbia, che non è altro che un documento storico dell’opera divina, un testamento delle due fasi precedenti dell’opera di Dio, e non ti offre nessuna conoscenza degli obiettivi della stessa. Chiunque abbia letto la Bibbia sa che documenta le due fasi dell’opera divina durante l’Età della Legge e l’Età della Grazia. L’Antico Testamento documenta la storia d’Israele e l’opera di Jahvè dalla creazione fino al termine dell’Età della Legge. Il Nuovo Testamento mette per iscritto l’opera di Gesù sulla terra, che è narrata nei quattro Vangeli, come pure l’operato di Paolo; non sono forse documenti storici?”. “La Bibbia è un libro storico, e se ti fossi nutrito dell’Antico Testamento durante l’Età della Grazia, se, durante l’Età della Grazia, avessi messo in pratica ciò che veniva richiesto ai tempi dell’Antico Testamento, Gesù ti avrebbe respinto e condannato; se avessi applicato l’Antico Testamento all’operato di Gesù, saresti stato un fariseo. […] Durante l’epoca di Gesù, Egli condusse gli Ebrei e tutti coloro che Lo seguivano, secondo l’operato dello Spirito Santo in Lui in quel momento. Egli non prese la Bibbia come base per quello che faceva, ma parlò conformemente al Suo lavoro; non prestò alcuna attenzione a ciò che era scritto nella Bibbia, né cercò in essa un percorso per condurre i Suoi seguaci. Fin da quando iniziò a operare, diffuse la via del pentimento, una parola di cui non si faceva assolutamente menzione nelle profezie dell’Antico Testamento. Non solo non agì secondo la Bibbia, ma introdusse altresì un nuovo cammino, e compì una nuova opera. Quando predicò, non fece mai alcun riferimento alla Bibbia. Durante l’Età della Legge, nessuno era mai stato in grado di compiere i Suoi miracoli di guarigione dei malati e di esorcizzazione dei demoni. Allo stesso modo, anche la Sua opera, i Suoi insegnamenti, l’autorità e il potere delle Sue parole erano al di là di qualsiasi uomo durante l’Età della Legge. Gesù compì semplicemente il Suo operato più nuovo e, anche se molte persone Lo condannarono facendo ricorso alla Bibbia, e addirittura si appellarono all’Antico Testamento per crocifiggerLo, il Suo lavoro trascese l’Antico Testamento; se così non fosse, perché Lo avrebbero inchiodato alla croce? Non fu perché nell’Antico Testamento non si menzionava nulla del Suo insegnamento e della Sua capacità di guarire i malati e di cacciare i demoni? La Sua opera aveva lo scopo di dirigere un nuovo cammino, non di muovere guerra intenzionalmente alla Bibbia, o di fare volutamente a meno dell’Antico Testamento. Egli venne solamente a svolgere il Suo ministero, per portare il nuovo lavoro a quanti Lo bramavano e Lo cercavano. Egli non venne per spiegare l’Antico Testamento o sostenerne l’operato. La Sua opera non aveva il fine di consentire all’Età della Legge di continuare a svilupparsi, poiché essa non teneva in alcuna considerazione il fatto di avere la Bibbia come fondamento; Gesù venne semplicemente a compiere l’opera che doveva realizzare. […] Dopotutto, cos’è più grande, Dio o la Bibbia? Perché l’opera divina deve concordare con essa? Potrebbe Dio non avere il diritto di essere superiore alla Bibbia? Egli non può discostarSi da essa e realizzare altre opere? Perché Gesù e i Suoi discepoli non osservavano il sabato? Se avesse osservato il sabato e la prassi, secondo i comandamenti dell’Antico Testamento, perché Gesù non osservò il sabato dopo la Sua venuta, ma invece lavò i piedi, coprì il capo, spezzò il pane e bevve il vino? Non manca tutto ciò nei comandamenti dell’Antico Testamento? Se Gesù lo onorava, perché sfidò queste dottrine? Dovresti sapere chi venne per primo, Dio o la Bibbia!”.

Sorella Wang condivise: “Tramite la parola di Dio, abbiamo compreso che per molti anni, abbiamo tutti unificato Dio con la Bibbia. Abbiamo tutti pensato che tutti i credenti in Dio dovessero credere nella Bibbia e che tutti quelli che si allontanavano dalla Bibbia non potessero essere chiamati credenti, che questa fosse eresia. La verità è che la Bibbia include solo un resoconto autentico delle prime due fasi dell’opera di Dio. Cioè, la Bibbia è una testimonianza autentica delle due fasi dell’opera di Dio che consistono nel guidare e redimere l’umanità dopo che Egli ebbe creato i cieli e la terra e tutte le cose, e il genere umano. Essa non rappresenta tutta l’opera di salvezza dell’umanità da parte di Dio. Le parole di Dio riportate nella Bibbia sono molto limitate! Si tratta solo di una piccola frazione dell’espressione della Sua indole della vita ed esse non rappresentano il tutto! L’opera di Dio non è basata sulla Bibbia e non si riferisce alla Bibbia e, in modo particolare, Egli non trova dall’interno della Bibbia il modo per condurre i Suoi seguaci. L’opera di Dio va sempre avanti. Egli inaugura una nuova età e compie una nuova opera. Cioè, Egli indica un nuovo cammino per l’umanità, ci dona verità ancora più elevate e ci permette di guadagnare da Lui una salvezza più grande! Ecco perché Egli non condurrà l’umanità sulla base della Sua vecchia opera. Egli non opererà sulla base della Bibbia, perché Egli non è soltanto il Signore del sabato, ma è anche il Signore della Bibbia! Egli ha pienamente il diritto di uscire dai limiti della Bibbia e compiere una nuova opera in conformità ai Suoi piani e ai bisogni attuali dell’umanità! L’opera di Dio nella nuova età e la Sua opera delle vecchie età riportata nella Bibbia non possono affatto essere la stessa cosa. Quindi, l’affermazione ‘Allontanarsi dalla Bibbia è eresia’ non regge affatto!”.

Grazie alla parola di Dio Onnipotente e a questa condivisione, appresi che la Bibbia è solo una narrazione delle due precedenti fasi di opera di Dio, ma non può rappresentare l’intera salvezza dell’umanità da parte di Dio. Egli non opera mai secondo la Bibbia, né la consulta, proprio come il Signore Gesù andò oltre l’Antico Testamento quando giunse per compiere la Sua nuova opera. Non osservare il sabato, spezzare il pane, bere il vino: nulla di tutto ciò è riportato nell’Antico Testamento. Dio è il Signore della creazione, Egli ha il diritto di andare oltre la Bibbia e di compiere opere secondo il Suo piano. Riflettere su queste cose mi emozionava molto, perché nessun pastore aveva mai menzionato nulla del genere. 

In seguito, ascoltai sorella Yang condividere quanto segue: “Diamo uno sguardo a ciò che viene detto nelle parole di Dio Onnipotente: ‘Quanto ti sto insegnando è, dunque, proprio la sostanza e la storia nella Bibbia. Non ti sto chiedendo di non leggerla, o di andare in giro a dire che è totalmente priva di valore, ma che tu abbia la conoscenza e il punto di vista corretti riguardo ad essa. Non essere troppo fazioso! Sebbene la Bibbia sia un libro di storia che è stato scritto dagli uomini, documenta altresì molti dei principi con cui gli antichi santi e profeti servirono Dio, come pure le recenti esperienze degli apostoli nel Suo servizio; tutto questo fu realmente visto e conosciuto da queste persone, e può servire come riferimento per gli uomini di oggi al fine di ricercare la vera via. […] tali libri rimangono obsoleti, appartengono ancora alla vecchia epoca, e per quanto siano validi, sono adatti solo per un determinato periodo e non sono eterni. Questo perché l’opera di Dio è sempre in fase di sviluppo e non si può semplicemente fermare al periodo di Paolo e di Pietro, o all’Età della Grazia, in cui Gesù venne crocifisso. Questi libri sono quindi adatti solo per l’Età della Grazia, non per l’Età del Regno degli ultimi giorni. Possono solo provvedere ai credenti dell’Età della Grazia, non ai santi dell’Età del Regno e, per quanto siano eccellenti, sono pur sempre obsoleti’”.

Poi, sorella Wang disse: “Fratelli e sorelle, il modo in cui Dio Onnipotente spiega la Bibbia e ciò che dice su di essa sono estremamente precisi. Ciò rappresenta per intero la volontà di Dio! Naturalmente, noi esseri umani corrotti non siamo qualificati per valutare la Bibbia, solo il Cristo incarnato e lo Spirito Santo hanno l’autorità di farlo. Visto che la Bibbia ebbe origine dalla manifestazione e dalle parole di Cristo, nonché dall’opera dello Spirito Santo, ed è il resoconto dell’opera di Dio nell’Età della Legge e nell’Età della Grazia. È anche una testimonianza autentica dell’opera di Dio, questo è ciò che la rende così preziosa! La Bibbia può aiutarci a comprendere l’opera passata di Dio e alcuni dei Suoi requisiti di quei tempi per l’umanità, per cui ogni credente in Dio ama e apprezza particolarmente la Bibbia. Tuttavia, una cosa innegabile è che tutto ciò che la Bibbia può fare è aiutarci a comprendere la storia dell’opera di Dio, ma sicuramente non può aiutarci a tenere il passo con la Sua opera attuale o a guadagnare la via della vita eterna! Ecco perché non possiamo mettere sullo stesso piano Dio Stesso e la Bibbia, credere che la Bibbia sia tutto di Dio e che, leggendola, possiamo guadagnare la vita. Questo punto di vista è sbagliato! Affermando questo non stiamo affatto rifiutando la Bibbia e non stiamo dicendo che la Bibbia non ha il suo valore, è solo che le persone devono considerarla in modo corretto. Non potete fare come i farisei e non andare mai oltre i limiti della Bibbia, altrimenti perderete l’occasione di essere salvati da Dio”.

Riflettei su come, quando avevo letto per la prima volta il titolo “Uscire dalla Bibbia”, avevo provato una certa resistenza, pensando che le persone credono in Dio grazie alla Bibbia, che è la Bibbia che ci indica come credere in Lui e come temerLo e, se fossi uscito dalla Bibbia, avrei in effetti abbandonato Dio. Da queste riflessioni, mi accorsi di come la Bibbia aveva preso il posto di Dio nel mio cuore. Piuttosto che credere in Dio, sarebbe più preciso affermare che credevo nella Bibbia. Si potrebbe anche sostenere che ponevo la Bibbia e Dio sullo stesso piano. Si trattava di un errore molto grave! Così facendo, non ero forse uno schiavo della Bibbia, per usare i termini con cui Dio Onnipotente aveva caratterizzato i farisei? Non è questa forse una bestemmia e un tradimento di Dio? Inoltre, attraverso questa esperienza avevo appreso un’importante lezione: quando indaghiamo se qualcosa è la vera via e proviene dall’opera di Dio, non dovremmo mai credere ai giudizi degli altri, ma dovremmo invece investigare il problema con chiarezza per noi stessi. 

Continua…

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